PENALE - 'La Giustizia ai tempi del coronavirus', di G. Stornaiuolo
Riflessioni della Dott.ssa Giulia Stornaiuolo, Firm Partner dello Studio Frattallone & Partners Law Firm, in ordine alla normativa vigente alla data del 25.03.2020 in materia di termini, processi civili e penali e svolgimento telematico delle udienze.
L’emergenza del Cornavirus “Covid-19”, che ha investito il nostro Paese con un tasso di mortalità superiore rispetto agli altri Paesi europei ed internazionali, ha comportato l’adozione di provvedimenti e misure urgenti, ai fini del contenimento dello stesso, anche in materia giudiziaria.
Sul punto, il Decreto Legge “Cura Italia” del 8 marzo 2020, n. 11, pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data summenzionata, rubricato “Misure straordinarie ed urgenti per contrastare l'emergenza epidemiologica da COVID-19 e contenere gli effetti negativi sullo svolgimento dell'attività giudiziaria”, ha introdotto delle considerevoli e necessitate disposizioni - con efficacia immediata - in ordine all’organizzazione e gestione dell’attività giudiziaria.
In particolare, da una prima disamina del Decreto Legge n. 11, del 8 marzo 2020, si evince come lo stesso intervenga su più fronti: dal differimento delle udienze dei procedimenti civili e penali pendenti presso tutti gli uffici giudiziari (salvo le eccezioni previste al di cui Decreto, nella specie art. 2, comma 2, lett. g); alla sospensione dei termini processuali; alla limitazione e regolamentazione dell’accesso al pubblico negli uffici giudiziari (garantendo in ogni caso, secondo quanto disposto dall’art. 2 comma 2, lett. b, l’accesso ai cittadini limitatamente alle sole attività urgenti); alle modalità di svolgimento delle udienze non “differibili”, e, dunque “urgenti”, mediante videoconferenze con collegamento da remoto individuato e regolato con provvedimento dal Direttore Generale dei sistemi informativi e automatizzati dal Ministero della Giustizia.
Come poc’anzi accennato,