Internazionale

INTERNATIONAL TRADE - Roma, 31.05.2016: Seminario "La piattaforma italiana delle Micro & PMI per le economie internazionali in trasformazione".

Molti Paesi esteri stanno fortemente accelerando e finanziando la riconversione e la diversificazione delle rispettive economie e degli stessi apparati produttivi a causa del crollo delle entrate derivanti dalle vendite del petrolio e del gas. La diversificazione in corso in tali Paesi punta a creare un tessuto di M&PMI in vari settori (agrifood, manifatturiero, turismo, energie rinnovabili, artigianato, servizi, formazione, logistica e trasporti, etc.) in cui eccellono le nostre imprese italiane, per offerta di marchi, per capacità di export, per design, per know-how e per tecnologia, ma anche per management, qualità e formazione. Si tratta quindi di saper cogliere una grande e strategica opportunità da parte delle micro e delle piccole e medie aziende del BelPaese. Di questo si è discusso a Roma lo scorso 31 maggio 2016, dalle 11:00 alle 14:30, nella sede di Tecno-Ficei con l'ausilio d'illustri relatori. Hanno difatti partecipati al seminario il Cav. Mario Cospito (già ambasciatore d'Italia a Bucarest ed attualmente consigliere diplomatico del ministero dello Sviluppo Economico);

il Dott. Andrea Ferroni (Presidente di Ficei, la Federazione Italiana Consorzi ed Enti di Industrializzazione); il Dott. Michele Giannattasio (Direttore Generale di Ficei e A.D. di Tecno-Ficei, che ha illustrato i brillanti risultati con istituzioni straniere per la creazione di partnership qualificate, frutto del know-how e della duttilità del nostro sistema produttivo); l'Arch. Vincenzo Valenti (esperto in cooperazione internazionale e Capo-Dipartimento Internazionalizzazione di Tecno-Ficei), il quale, richiamandosi a quanto detto di recente dal Ministro Calenda, ha dichiarato che «noi italiani non siamo presenti nel mondo dove dovremmo essere» e che però, con un approccio «win2win», potremo candidare le imprese italiane, in particolare le pmi, alla crescita all'estero di un tessuto sociale basato sull'occupazione distribuita, in cui anziché smerciare prodotti finiti si realizzano stabilimenti produttivi applicando le best practices fondate sulle reti d'impresa, sui consorzi, su filiere, incubatori e tecnoparchi); l'On.le Sabrina De Camillis (già Sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, nel Governo Letta, e ora Esperto del Ministro della Sanità per le iniziative connesse alla riforma del Titolo V e per le attività di prevenzione, con particolare riferimento alla sicurezza alimentare, nel governo Renzi, vice-presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei tecnologi alimentari e ideatrice della rete di imprese della tradizione food italiana "GRADITA"). All'incontro sono intervenuti, fra gli altri: la Dott.ssa Sofia Deiana (Direzione e Organizzazione e Marketing Operativo, PR Manager, UCBM, Policlinico - Università Campus Bio-Medico di Roma, che ha riferito le enormi potenzialità di Hospitaly, considerato che il «turismo sanitario» premia le eccellenze in campo medico ma anche la cultura e le reti ospedaliere sono oramai una realtà in Italia, che si può replicare anche all'estero); l'Avv. Salvatore Frattallone LL.M. (cassazionista e consulente aziendale con Studio a Roma, Padova e Modena e Master di II livello in International Business Law all'Università degli Studi di Roma «La Sapienza», esperto di contratti internazionali di distribuzione); la Prof.ssa Cristina Pessina (Export Compliance Officer di EIFEC, the European Institute for Export Compliance, docente all'Università Statale di Milano, Prof. Luciano Pilotti); Attilio Luca Poddighe (external Business Consultant di ACM Spa, che ha illustrato le opportunità per l'estero del «packaging innovation» e l'alto livello raggiunto per le «camere bianche» nel settore farmaceutico); il Dott. Carlo Neri (Specialista, Senior Account manager, per le Istituzioni Locali, SACE Spa, che si occupa di tutela il credito all’esportazione e project finance, protezione degli investimenti all’estero, garanzie finanziarie, assicurazione del credito, cauzioni e rischi della costruzione, factoring); Marco Comella (Referente interregionale, Financial & Business Analyst, SIMEST Spa, Società Italiana per le Imprese all'Estero, esperto di valutazione dei progetti di investimento mediante analisi dell’impresa italiana proponente, dell’iniziativa e dei business plan proposti, della fattibilità e sostenibilità economico-finanziaria degli investimenti. Valutazione strategica e di redditivitá del progetto); il Dott. Sandro Pettinato (Dirigente responsabile dell'Area Internazionalizzazione, Vice-Segretario Generale, UnionCamere, per il quale nell'ultimo anno e mezzo si è creato un modello di sviluppo da esportare, atteso che delle 211.000 imprese italiane ben 30.000, mai affacciatesi oltre confine, sono le candidate a diventare interlocutrici privilegiate per l'esportazione di servizi e prodotti in settori in cui i Paesi terzi desiderano poter investire, per attuare la riconversione delle loro economie oil-gas ad elevata redditività ma a basso tasso d'occupazione, in primo luogo ponendo alla base dello sviluppo di questi nuovi mercati il registro delle imprese e altri «istitutional buildings», come le a.d.r.); il Cav. Gianluigi Angelantoni (A.D. del Gruppo Angelantoni Industrie); il Dott. Antonio Russo (di Azimut Consulenza, di EFPA Italia); il Dott. Luciano Consolati (esperto in organizzazione d'imprese, reti e distretti, A.U. di Meta Management Srl, il quale ha affrontato il tema cruciale dell'aggregazione di imprese e di competenze, in una sorta di «cabina di regia dello sviluppo» del sistema, composta da imprenditori e professionisti, qualificati, competenti e con mentalità pro-attiva, per poter elaborare strategie di medio-lungo periodo all'estero, mettendo a sistema saperi e risorse per l'innovazione, l'evoluzione e la crescita dei territori produttivi, sotto forma di distretti industriali, filiere e reti di produzione e favorendo il processo di internazionalizzazione dei «cluster» e del modello distrettuale: delle 14.000 reti strutturate, solo metà hanno una vocazione internazionale, mentre la restante parte sono reti «dormienti», da riposizionare e da declinare per sostenere la creazione di partenariati in settori d'interesse strategico per queste nuove economie); il Dott. Paolo Giraud (del C.d.A. di Unimpresa, che ha promosso la nascita del nuovo Consorzio International Service Export (CISE), per sostenere l’internazionalizzazione delle micro, piccole e medie imprese italiane, in particolare nei Paesi extracomunitari, per aprire strutture stabili all’estero, per migliorare la penetrazione commerciale e favorire l’esportazione dei prodotti «made in Italy» anche con l’e-commerce); il Dott. Giorgio Ottavio Barbieri della Barbieri Costruzioni Srl, società esperta in esecuzione di lavori pubblici e in restauri civili, il quale ha posto in evidenza l'importanza del turismo come mezzo per veicolare la ripresa economica); il Prof. Antonio Ricciardi (Coordinatore dell’Osservatorio Nazionale dei Distretti Italiani e Presidente del Comitato scientifico di Officina delle Reti, la piattaforma tecnologica per i servizi alle reti d'impresa); Sergio Sgambato (di Prometeo, Servizi integrati per lo sviluppo). La riunione capitolina tenutasi a fine maggio, peraltro. fa seguito ad una serie di incontri tra professionisti, importanti aziende e gruppi industriali italiani e rappresentanti delle istituzioni dell'Oman e di altri Paesi del Golfo, del Caucaso e del Mediterraneo, in collaborazione con il MiSE, il Ministero dello sviluppo economico, nell'ottica di una sinergia per l'internazionalizzazione delle imprese italiane. 

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