Penale

RESPONSABILITÀ SANITARIA - Starbene, "Sono caduta nella botola dell'ascensore mentre ero fuori servizio: posso essere risarcita?".

StarBene n° 47 del 14.11.2016 - Articolo dell'Avv. Salvatore Frattallone LL.M.

Sono caduta nella botola dell’ascensore dell’ospedale dove lavoro. Era in manutenzione, senza alcun parapetto. L’incidente è avvenuto al di fuori del mio orario di servizio e per questo dicono che non posso chiedere i danni. È vero?

>>> Secondo l'Inail, nel 2015 ci sono state 632mila denunce per incidenti sul lavoro (-3,9%), +16% invece gli incidenti mortali: coinvolti 1.172 lavoratori.

(da StarBene, rubrica: Sportello dei diritti del paziente, n° 47 del 14.11.2016, pag. 15)

«No, dell'infortunio rispondono comunque il datore di lavoro, o il responsabile della sicurezza, anche se l’incidente è avvenuto al di fuori del tuo orario di lavoro», risponde Salvatore Frattallone, Avvocato del Foro di Padova. «Le norme antinfortunistiche, infatti, tutelano tutti coloro che si trovano negli ambienti di lavoro, a prescindere dal loro orario di servizio, e spetta al rappresentante dell’azienda ospedaliera, o alla persona da questi delegata come responsabile della sicurezza, il compito di far osservare le regole contro gli infortuni e di garantire l’incolumità dei lavoratori.

Non vengono dunque scagionati se si giustificano dichiarando che l'incidente si é verificato dopo che avevi terminato l’orario di servizio o affermando che non si possono controllare i movimenti di tutti i dipendenti. Per essere risarcita dei danni riportati a causa della mancanza di protezione del vano d'ingresso dell’ascensore (art. 26, D.P.R. n° 547/55) puoi dunque sporgere querela e poi costituirti parte civile nel processo penale o citare in giudizio l’ospedale».

Tags: assenze, commissione pari opportunità regione veneto, medico specializzando, colpa per assunzione, dato sensibile, Marina Gorka, EcoTechno Park, dolo

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