MP - Nuovi Partners per il network VnL

(da MondoProfessionisti.it newsletter n° 193 del 05.11.2014)
View net Legal® incontrerà il 7 novembre 2014 a Roma alcuni degli Avvocati che, di recente, hanno chiesto di poter aderire al network. «Crediamo fermamente che l'impiego di risorse tecnologiche digitali nei nostri Studi possa consentire» – ha evidenziato il presidente del network, l'amministrativista Alberto Bagnoli – «all'Avvocatura di eccellere, anche nei tempi di risposta rispetto alle esigenze di giustizia: la pubblica amministrazione e le aziende necessitano di legali con competenza e conoscenza, ma anche di interlocutori che curino qualità del servizio e che privilegino rapidità d'intervento ed economia di spesa». Per la vicepresidente del network forense – Maria Paola Mastropieri – «la convocazione è la prima di una serie, nell'ambito del programma di progressivo consolidamento, sul territorio italiano, del nostro sodalizio professionale, poiché» – ha sottolineato la divorzista piemontese – «sono molte le richieste d'ingresso ricevute da parte di Avvocati che intendono valorizzare in rete le loro esperienze professionali». Per il chairman Salvatore Frattallone «ci attendiamo che i candidati Partner ci illustrino le rispettive specificità, affinché a breve il consiglio direttivo, di cui fanno parte anche i consiglieri Michelina Grillo, Francesco Cenci, Gaetano Giglio e Gaetano Antonio Tasca, valuti


Può tenersi conto due volte dello stesso elemento, a favore o contro il reo, in sede di potere discrezionale del giudice nell'applicare la pena al colpevole? L'art. 132 c.p. stabilisce infatti che il magistrato giudicante, ai fini del trattamento sanzionatorio, esercita una discrezionalità vincolata (altrimenti qualificata "regolamentata"), dovendo dar ragione, per evitare che il suo potere sconfini nell'arbitrio, dei criteri legali assunti, cioè motivando sia in termini retributivi di gravità complessiva del fatto, sia per ciò che attiene alla prevenzione speciale, ovverosia alla capacità a delinquere quale attitudine del reo a commettere crimini, a pena di nullità della sentenza di condanna. I parametri a cui ancorare la dosimetria della pena inflitta sono peraltro gli indici di cui all'art. 133 c.p. che, rubricato "gravità del reato: valutazione agli effetti della pena", fissa i rigorosi criteri della quantificazione della sanzione penale. Può accadere però che il medesimo elemento - ad esempio i precedenti giudiziari dell'imputato - venga utilizzato più volte dal giudice di merito, come nel caso in cui ne tenga conto in sede di determinazione di un aggravamento di pena ma anche per negare la concessione delle circostanze attenuanti generiche od anche per determinare la misura della pena. La VI Sezione penale della S.C., con Sentenza n° 403 del 1991, aveva stabilito che è ben possibile la doppia valutazione degli elementi previsti dall'art. 133 c.p., a patto che il giudice se ne serva per finalità diverse e per giudizi differenziati. 
Se a Tizio viene sequestrata della merce, detenuta per la vendita, perché ritenuta dalla polizia giudiziaria frutto di contraffazione, è sostenibile che il falso non è punibile, perché all’evidenza grossolano?
Che succede se a gestire, di fatto, l'attività di vigilanza privata è un condannato per gravi delitti contro il patrimonio? A quali condizioni è legittima la revoca dell'autorizzazione prefettizia, con la quale erano stati autorizzati piantonamento armato, guardie particolari giurate, sorveglianza notturna e diurna ed altro ancora?